Nato nel 1920, Ernesto Cattani proviene da una famiglia contadina di Panzano. Durante la guerra è fatto prigioniero, al ritorno inizia a lavorare come bracciante, si iscrive al Partito comunista ed inizia l’attività sindacale nella Lega dei braccianti di Panzano, della quale diviene presto responsabile.
Nel 1964 diventa segretario della Camera del lavoro di Campogalliano e viene eletto in Consiglio comunale. Il 3 agosto 1971 mentre è impegnato nella vertenza per il rinnovo del contratto provinciale dei braccianti. Mentre gira per le campagne con la sua auto per invitare con il megafono i braccianti allo sciopero è aggredito dal figlio di un agrario, che lo colpisce ripetutamente alla testa. Cattani prova a ripartire con la sua auto ma dopo poche centinaia di metri muore per i colpi ricevuti, senza che possa essere soccorso.
Le modalità dell’aggressione determinano una lunga e controversa vicenda medico-legale e giudiziaria nel corso degli anni Settanta, che alla fine giunge comunque al riconoscimento della colpevolezza e alla condanna dell’agrario.
L’uccisione di Cattani è oggi ricordata da un cippo collocato nella zona dove è avvenuta l’aggressione.
Collegamenti
DOCUMENTI
FONTI
Istituto storico di Modena, Archivio storico Cgil, Camera confederale del lavoro, bb. 195-196, “Documentazione omicidio Cattani 1971-1972”
BIBLIOGRAFIA