Nasce nel 1884, muratore, sindacalista anarchico.
Su di lui non ci sono molte notizie se non quelle riportate dalla stampa.
Rimane vittima della violenza squadrista il 6 novembre 1921 a Modena, quando i fascisti bloccano via Ruini (già via Sant’Agata) da entrambi i lati con il pretesto che nella Camera del lavoro sindacalista è in corso una riunione per riorganizzare le file degli anarchici. In realtà si svolge un convegno provinciale delle leghe sindacaliste e come ogni domenica mattina si riuniscono i lavoratori per decidere i turni per la settimana successiva.
Nonostante la nutrita presenza di carabinieri accorsi sul posto, nei gravi incidenti che seguono rimane ferito anche R. che, scivolato su di un marciapiede bagnato della via Emilia, viene raggiunto e colpito violentemente con pugni e bastonate. Testimone dell’aggressione è anche l’anarchico Albano Franchini: «Righetti era appena uscito dalla nostra sede quando i fascisti di Ciuldein (Chiodino) Vellani lo circondarono e lo bastonarono, passandoselo a vicenda come una palla». Medicato alla Croce Verde per una ferita lacero contusa al capo, viene giudicato guaribile in otto giorni e rimandato a casa.
Dopo una decina di giorni, a causa di complicazioni per le ferite subite, viene di nuovo ricoverato all’ospedale. Le cose purtroppo peggiorano e Righetti muore il 24 novembre 1921. Lascia la moglie e tre figli. Assistono al funerale civile le rappresentanze delle due Camere del lavoro cittadine ed oltre cinquecento lavoratori. Viene inoltre deciso di promuovere una colletta per aiutare la sua famiglia.
Voci correlate
Collegamenti
DOCUMENTI
FONTI
BIBLIOGRAFIA
M. Losi, F. Montella, C. Silingardi (a cura di), Dizionario storico dell’antifascismo modenese vol.2 Biografie, Milano, Edizioni Unicopli, 2012 [scheda di Andrea Pirondini]