SPI CGIL

Intervista a: Dino Zuffi (09/06/1924)
Realizzata da: Emanuele Buda

Luogo: Spi-CGIL Castelfranco

 

 

Intervista di Zuffi Dino. Allora partiamo un attimo dal… dal quadro familiare no, dalla tua famiglia di provenienza, dimensione, se era di Castelfranco o da fuori e se era e quanto era politicizzata e sindacalizzata?

Provengo da una famiglia di braccianti anzi il mio povero nonno poi in seguito mio padre hanno fatto i boari dipendenza di aziende agricole … dunque non hanno ripreso il posto a mio padre e continuò fino, adesso il periodo preciso non me lo ricordo, ma fino al ’35, ’36, cambiando da, da, da Nonantola a Modena poi successivamente a Castelfranco, siamo in, eravamo in 5 fratelli, 2 maschi e 3 femmine dei quali manca solo un fratello gli altri sono ancora viventi. Questo è un po’ le origini. Ecco mio nonno allora non se ne parlava di politica almeno da bambino non è che seguissi queste cose, so solo quel povero nonno, una persona abbastanza rigida autoritaria a volte da bambino piangevo perché non potevo avere il tempo per fare i compiti perché mi faceva andare ad aiutare il nonno nella stalla ad abbeverare i vitelli, a prendere il latte dalle proprio madri. Ero preoccupato perché non riuscivo a fare i compiti per fare, per riuscire cioè cercare di figurare bene a scuola. Poi da allora così ho cominciato e finito le scuole, ho fatto la quinta elementare e l’ho finita qui a Castelfranco. Nel periodo che eravamo a Castelfranco ero allora nel, in seconda elementare, fu inaugurata, adesso l’anno di preciso non ricordo, la casa del fascio di Castelfranco e la scuola la maestra mi disse di andare, di chiedere alla famiglia la, diciamo i soldi per la divisa da Balilla per la divisa da Balilla per così andare alla manifestazione di inaugurazione della festa, della casa del fascio. Solo che mio padre appunto mi disse “guarda, se vogliono darti la divisa per non fare brutta figura verso i tuoi amici vacci pure, però io dei soldi per comprarti la divisa, faccio fatica già a comprarti gli zoccoli per andare a scuola quindi figurati se posso darti i soldi per comprare la divisa. E da lì capii che mio padre non condivideva molto bene ‘sta iniziativa. Poi da allora comunque io ci andai lo stesso senza, senza divisa, senza niente, in mezzo agli altri, quindi non è che mi hanno dato la divisa così…