SPI CGIL

Intervista a: Luciana Sgarbi (10/03/1930)
Realizzata da: Nora Sigman
Luogo: Soliera
Data di realizzazione: 2 aprile 2001

 

 

Purtroppo è la memoria che manca! Io stamattina ho cercato di mettere un po’ a fuoco ma sono stata in giro…

Partiamo dal personale: nome?

Luciana Sgarbi

Nata?

Nata a Soliera come l’Aude Pacchioni, nello stesso paese… abbiamo dato molti compagni… un paese molto… la lotta partigiana, Limidi, l’incendio delle case … è un paese che si è dato da fare nella Resistenza c’era il comando dei partigiani, il comando regionale… questo me lo hanno raccontato!

Sei nata quando?

Nel ’30… sì ero dentro ma non dentro nel senso … ero una ragazzina che sapeva tutto ma ero una ragazzina! Sapevo tutto: qui la notte i partigiani venivano a prendere le cinghie delle mietitrebbie perché non si trebbiasse e i tedeschi non portassero via il grano … sentivo che avevano fatto il funerale una notte di un mio amico perché era un partigiano che era morto … queste cose le sapevo tutte, un po’ dall’esterno però hanno contribuito a formare la mia identità!

Perché eri di famiglia anche …

Sì anche mio padre! Non era partigiano, non è riuscito a farlo perché mia madre diventava matta se usciva di casa…

Aveva paura?

Sì! Molta! Lei era ipersensibile! Mamma mia! Quando sono venuti a sequestrare gli arnesi per la mietitrebbia in cortile, c’era questo qui, questo partigiano che sequestrava la cinghia perché non si trebbiasse il grano, l’hanno presa, l’hanno portata via eccetera io avevo capito chi era e tutto… insomma ero proprio in mezzo…