Metella Montanari, Claudio SilingardiIl lavoro di Carpi. Uomini, sindacato e imprese nel Novecento: [catalogo realizzato in occasione della mostra fotografica tenuta a Carpi dal 1 al 22 ottobre 2006]Modena, Quid, 2006
Nel corso del Novecento il territorio di Carpi ha espresso, all’interno di percorsi e tendenze economiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato la realtà emiliana, alcuni tratti caratteristici specifici e propri, che ne hanno fatto un caso di rilievo in ambito regionale e nazionale. Tra questi, la forte attitudine al lavoro, all’associarsi e a fare impresa emergono come alcuni degli aspetti fondamentali dell’identità locale, accanto ad una solida tradizione di impegno politico, di attenzione ai diritti sociali, di protagonismo delle donne.
Questa mostra, realizzata tra l’altro nell’anno in cui ricorre il centenario della fondazione della Camera del lavoro di Carpi, intende offrire – grazie ad una selezione di immagini fotografiche e ad alcuni sintetici testi storici di contestualizzazione – un possibile percorso di lettura della storia sociale del lavoro a Carpi nel corso del Novecento. Un percorso sicuramente sommario, sintetico, ma crediamo sufficiente per comprendere l’importanza che il lavoro ha avuto per questo territorio sia nello sviluppo economico e sociale, sia nell’affermazione dei diritti dei lavoratori e nella formazione dell’identità locale.
I percorsi che offriamo sono due. Il primo è centrato sull’evoluzione economica del territorio, a partire dalla forte presenza del lavoro agricolo – in particolare mezzadrile – per passare poi alle trasformazioni introdotte nella produzione secolare del truciolo per farne un settore economico moderno, alla nascita della cooperazione di produzione e lavoro e poi di consumo, all’affermazione di altri settori produttivi (in particolare meccanica) fino ad arrivare alla nascita del distretto del tessile abbigliamento, alla sua crisi e modificazione negli ultimi decenni del secolo scorso.
Il secondo, invece, cerca di focalizzare i momenti fondamentali della storia dell’associazionismo sindacale e sociale, dalle origini del mutuo soccorso, dalla cooperazione e dalla resistenza, fino alla nascita della Camera del lavoro e delle organizzazioni degli agrari e degli imprenditori del truciolo. Passa poi ai cambiamenti introdotti dal regime fascista, alla nuova realtà organizzativa e di forte conflitto sociale del dopoguerra, ai processi di trasformazioni indotti dal boom economico, ai conflitti di lavoro legati al problema delle lavoranti a domicilio, del decentramento produttivo, delle crisi di aziende importanti del distretto del tessile-abbigliamento.
L’insieme dei due percorsi speriamo riesca a rendere conto della notevole complessità ma anche dell’estrema ricchezza della storia del lavoro nel carpigiano.