Daniele DieciDi civiltà e cultura. Conoscenza e lavoro operaio negli anni Cinquanta a ModenaBologna, Editrice Socialmente, 2017
Quale rapporto esiste tra sapere e fare? E quale rapporto esisteva nel mondo operaio modenese degli anni cinquanta tra lavoro, conoscenza ed impegno sociale e politico? E ancora, quali insegnamenti si possono trarre da questo ambivalente e sfaccettato rapporto per meglio interpretare il mondo di oggi?
Il volume prende spunto dalla vicenda biografica di Mario Del Monte, il Sindaco di Modena che nel mondo operaio di quegli anni si era formato, mediante una ricerca storica – promossa dalla Fondazione a lui intitolata – che si avvale anche di documenti d’archivio ad oggi inediti. La figura collettiva dell’operaio di mestiere è al centro della riflessione e ne vengono indagati il ruolo sociale e politico, le a volte imprevedibili traiettorie formative, le dinamiche occupazionali e più in generale l’impatto sul tessuto produttivo della provincia di Modena.
La ricerca prova a mettere a fuoco quel mondo del lavoro attraverso la lente della conoscenza, formatasi nello studio o nella stessa attività lavorativa, mettendo in evidenza come fosse diffusa la consapevolezza della immediata dimensione e rilevanza collettiva e del potenziale di emancipazione di quella conoscenza, forgiata nell’incessante attività di costruzione di sé attraverso l’attività, pratica e al contempo culturale, che si esplicita nel lavoro.
Muovendo da questi spunti, il libro prova ad attualizzarne i contenuti, mettendoli alla prova della contemporaneità, del mondo del lavoro dei nostri giorni, cercando di percorrere in questo dialogo tra epoche parallelismi e confronti, ma anche ponti e vicoli ciechi.
La postfazione di Vando Borghi ricostruisce e inquadra teoricamente il dibattito recente nelle scienze sociali sul rapporto tra conoscenza, lavoro, emancipazione individuale e collettiva, sottolineandone le radicali trasformazioni e la persistente rilevanza.
L’autore
Daniele Dieci, funzionario sindacale della Cgil di Modena, si è laureato in Scienze storiche contemporanee all’Università di Bologna e all’Université Diderot-Paris VII. È stato assegnista di ricerca presso l’Università di Bologna e ha lavorato come ricercatore per l’Ires Cgil Emilia-Romagna, approfondendo questioni di storia urbana e le trasformazioni del lavoro contemporaneo. Attualmente è segretario generale della Camera del lavoro territoriale di Modena.
La pubblicazione è stata promossa dalla Fondazione Mario del Monte di Modena, con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di Modena
Indice
7 Nota introduttiva
11 capitolo 1 – Una storia tra lavoro e conoscenza
16 Metodo e cronologia
19 Capitolo 2 – Il “saper fare” e la democrazia industriale
20 L’industria modenese
23 La Cgil alla prova dei tempi
29 Rappresentanza e “saper fare”
47 – Capitolo 3 – L’individuo e il mercato della conoscenza: collocamento, retribuzione, riconoscimento
51 Formazione e lavoro: tra formalità e informalità
59 Quanto valeva la conoscenza)
65 Riflessioni conclusive: soggettività, conoscenza, lavoro
73 Fonti: Istituto storico di Modena, Varie
75 Indice analitico sezione documentale
117 Bibliografia
123 Postfazione. Conoscenza, lavoro e società: metamorfosi di un’intersezione, di Vando Borghi