Fabio MontellaBagliori d'incendio. Conflitti politici a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su RomaMilano, Mimesis, 2021
Incendio. Era questa una delle immagini che più di frequente venivano evocate, un secolo fa, per descrivere gli effetti dello scontro in atto tra le diverse fazioni politiche; uno scontro che stava travolgendo la città e la provincia di Modena. Sulle pagine dei giornali, nei documenti della Prefettura e della Questura, nelle aule dei Tribunali il fuoco ricorreva spesso come metafora di un mondo che stava finendo in cenere, per fare posto a qualcosa di nuovo, ancora indefinibile.
La metafora del fuoco era potente perché traeva alimento dalla realtà del vissuto dei modenesi: agli incendi delle Camere del lavoro, delle leghe “rosse” e delle Case del popolo si rispondeva con il rogo dei fienili degli agrari. Le elezioni politiche del 1921, che videro la vittoria dei fascisti, si svolsero, come scrisse il settimanale dei socialisti, “fra violenze inaudite e bagliori d’incendio”. Quel voto sancì ciò che era sotto gli occhi di tutti: un enorme capovolgimento in atto. Nulla sarebbe stato più come prima.
Grazie a questo volume, promosso dall’Istituto storico di Modena in occasione del centenario della marcia su Roma, disponiamo oggi di una conoscenza approfondita, tra le altre cose, della violenza fascista sulle organizzazioni sindacali e sui lavoratori della provincia di Modena.
Indice
Prefazione di Giulia Albanese
Ringraziamenti
Introduzione
Lo stato degli studi su violenza politica e origini del fascismo a Modena
I. La Guerra di Libia e le sue divisioni (1911-1913)
La rottura dell’equilibrio giolittiano
La violenza dei nazionalisti e dei sindacalisti
La tumultuosa soirée futurista del 2 giugno 1913
II. I conflitti tra interventisti e neutralisti (1914-1915)
Il fronte neutralista
Il fronte interventista
Gli scioperi e le proteste politiche del 1914
Gli scontri tra non interventisti e cattolici
Antimilitarismo e proteste di militari
Le manifestazioni del 1915 contro l’ingresso in guerra
III. La cesura della Grande Guerra (1915-1918)
La restrizione delle libertà
Il dissenso a Modena fino al 1917
Gli echi della rivoluzione russa
La svolta di Caporetto e il processo ad Attilio Lolli
IV. Una difficile transizione
I principali problemi del dopoguerra
La smobilitazione
La riorganizzazione delle sinistre
Le elezioni politiche del 1919
La nascita e i primi sviluppi del Partito Popolare
Gli ex combattenti
V. Forza pubblica, Esercito e magistratura nel dopoguerra
Prefetti, viceprefetti, sottoprefetti
La pubblica sicurezza
L’’ordinamento, gli organici e le sedi
Il personale
Questori e vicequestori
Commissari e vicecommissari
Gli agenti investigativi
I mezzi di trasporto
La Regia Guardia
I carabinieri
L’Arma, tra progetti di espansione e ostilità popolare
I comandanti dell’Arma
Le caserme
Le carenze d’organico
Le accuse di parzialità
Il Regio Esercito
I contrasti tra i vari corpi
La magistratura
VI. Arditi, futuristi, fascisti e legionari fiumani nel 1919
Alla ricerca di nuove forme di rappresentanza
Gli arditi
Il Fascio futurista
Il Fascio “diciannovista”
I modenesi a Fiume
VII. Ebrei contro ebrei
La questione dell’italianità
Ebrei fascisti contro ebrei socialisti
VIII. La svolta del 1920
Le divisioni a sinistra e i conflitti coi popolari
Gli scontri coi carabinieri e la morte di Paolo Gusmani
L’eccidio di piazza Grande del 7 aprile 1920
Modena sotto shock
La trappola del furto delle mitragliatrici
Nuovi scontri coi carabinieri: due morti a Ospitale di Fanano
I fatti di Cassano di Polinago
Le elezioni amministrative del 1920
Ferruccio Teglio e la prima amministrazione socialista di Modena
L’Amministrazione provinciale socialista
I Comuni “rossi” e il “regime del catenaccio”
La rifondazione del fascio di Modena nel 1920
I primi finanziatori del fascio di Modena
L’aggressione ai carabinieri Becciu e Ledda e la morte di Lenzotti
La nascita e i finanziatori del fascio di Carpi
Il duplice omicidio di Correggio
L’uccisione di Angelo Stancari
IX. La violenza delle sinistre
La giustificazione per colpire
Boicottaggi, multe, incendi e tagli delle piante
L’occupazione delle fabbriche
La nascita della federazione provinciale comunista
Gli scontri coi popolari
L’uccisione di Luigi Zanni a Montecorone di Zocca
La resistenza allo squadrismo: un’occasione persa?
X. La violenza squadrista
Profili di squadristi modenesi
Divise, segni particolari, nomi delle squadre
Gagliardetti e bandiere
Inni, canti, urla e bestemmie
Bastone, manganello, olio di ricino e rivoltelle
I blitz dentro e fuori provincia
I camion del conte Galateri
Dorando Pietri, da maratoneta a squadrista-autista
Auto, moto e bici
Le armi in circolazione
Il controllo delle armi e le esigenze dell’autodifesa
Il carburante: alcol, morfina e cocaina
I principali obiettivi dello squadrismo
Socialisti e comunisti
Anarchici e sindacalisti
I popolari
I sacerdoti
Edicolanti e diffusori di giornali
XI. La violenza: immaginario e autorappresentazione
La stampa modenese negli anni 1919-1922
I socialisti, la violenza e lo squadrismo
Come i fascisti giustificarono la violenza
Come gli anarchici giustificarono la violenza
I dubbi dei cattolici
XII. Il fascismo modenese nel 1921
L’omicidio di Mario Ruini
L’uccisione di Augusto Baccolini e Orlando Antonini
La crescita del fascio e la sua divisione in due anime
Il patto di pacificazione del 2 aprile 1921
La vittoria dei fascisti più intransigenti
I “superfascisti” carpigiani e l’occupazione di Novi
I fasci nel resto della provincia
Natale di Roma (e di sangue) a Vignola
Un 1° Maggio sulla difensiva
Le elezioni politiche del 15 maggio 1921
L’omicidio di Francesco Setti al Cristo di Sorbara
L’assassinio di Corrado Vescovini
Il patto di pacificazione del 3 agosto 1921
L’incidente di Bastiglia
L’omicidio di Agostino Baraldini
L’uccisione di Igino Bellandi
L’emarginazione di Ponzi
La strage del 26 settembre 1921 in via Emilia
Il complesso rapporto dei fasci con le associazioni dei combattenti
Il “paziente Pantalone” si ribella a taglie e boicottaggi
I commissari prefettizi e regi: più che un intermezzo
L’uccisione del fascista Enea Arbizzi
Lo scontro di Marano e la morte di Ettore Piselli
L’assassinio di Medardo Ferrari
La morte di Regolo Bellei
I fatti di Acquaria
La morte di Teobaldo Righetti
L’omicidio di Gino Tabaroni
XIII. Benzina sul fuoco
Altri bagliori d’incendio
L’uccisione di Eugenio Paltrinieri a Migliarina
La morte di Pio Zanfrognini
L’assassinio di Benvenuto Pignatti
Il delitto di Sant’Antonio in Mercadello
Il 1° Maggio 1922
L’occupazione di Bologna: due pesi e due misure
Il duplice omicidio di Quartirolo
Lo “sciopero legalitario” e l’assalto alle sedi dei lavoratori
L’uccisione dell’ex capolega Giovanni Forghieri
La morte di Odoardo Amadei
Il duplice delitto di San Venanzio
Il fascio degli agrari avanza, lo Stato si ritira
I contribuenti si organizzano e contestano
Le contraddizioni del sindacalismo fascista
La Marcia su Modena (e quella su Roma)
La morte di Giancarlo Nannini
La fine del vecchio mondo
Le elezioni amministrative del 1922
L’amnistia di Natale
XIV. Quel che resta del giorno
L’ora dei fascisti “della sesta giornata”
Simboli che vanno, simboli che vengono
Sotto la cenere nel 1922-1923
Il gruppo comunista dei Mulini Nuovi
Le maestranze della Manifattura Tabacchi
Gli anarchici di Paganine
Il duo di Baggiovara
La morte di Giovanni Bassoli
Altri due delitti fascisti del 1923: Paperi e Baraldi
I partiti d’opposizione nel 1924-1925
Lo scioglimento delle ultime associazioni sovversive (1925)
APPENDICI
Fonti archivistiche
Modenesi che hanno partecipato alla spedizione dannunziana di Fiume
STATISTICHE
Statistica generale dei morti e feriti nelle agitazioni avvenute durante l’anno 1920 (confronto tra Modena, Emilia-Romagna e Italia)
Morti e feriti in scontri tra fascisti e sovversivi (1° gennaio-7 aprile 1921)
Statistiche delle violenze dal 1° gennaio 1921 all’8 maggio 1921 (confronto tra Modena, Emilia-Romagna e Italia)
Statistiche a tutto il 31 maggio 1921 (confronto tra Modena, Emilia-Romagna, Italia)
Statistiche a tutto il 31 maggio 1921 (confronto tra le province dell’Emilia-Romagna)
Distruzioni e incursioni in sedi delle organizzazioni socialiste, sindacaliste e popolari da parte dei fascisti in provincia di Modena
Processi di carattere politico pendenti dal 1° gennaio 1921 al 15 luglio 1922
Forza pubblica in servizio nella provincia (1° dicembre 1921)
Legione territoriale dei carabinieri reali di Bologna. Divisione di Modena (situazione al 1° gennaio 1928)