In attesa dello Statuto della Confederazione Generale del Lavoro, che dovrà stabilire le modalità fondamentali della Camera del Lavoro della Provincia di Modena, si conviene quanto segue:

1°) Si dichiara costituita la Camera del lavoro di Modena e Provincia con giurisdizione su tutte le organizzazioni dei lavoratori che nella provincia di Modena dichiarano di aderire alla Confederazione Generale del lavoro già costituitasi nell’Italia liberata.

2°) A organizzare e dirigere la Camera del Lavoro, in attesa di regolari elezioni democratiche, che saranno tenute a liberazione avvenuta, si designa una segreteria di tre membri delle correnti Sindacali tradizionali (democristiano, socialista e comunista); detta Segreteria farà parte di una Commissione Esecutiva composta da tre rappresentanti del PSI; tre del PCI; due della DC, uno del PdA e un Sindacalista. Si terranno presenti eventuali correnti che possono avere o che hanno qualche influenza fra le masse lavoratrici.

3°) La segreteria e la Commissione Esecutiva avranno cura per la trattazione e la difesa dei problemi generali, economici e sociali dei lavoratori, per la riorganizzazione di tutte le categorie dei lavoratori.

4°) La collaborazione dei rappresentanti dei lavoratori, particolarmente per la riorganizzazione e per gli specifici problemi di categorie e di industria, sarà cura costante degli organi dirigenti della Camera del lavoro.

5°) A curare la riorganizzazione dei Sindacati di categoria sarà designato un Consiglio Direttivo di tre o di sei membri a seconda della importanza delle categorie stesse (essi pariteticamente saranno democristiani, socialisti e comunisti, salvo restando per determinate categorie dove prevale, la tradizione e l’influenza dei suddetti). Essi saranno designati dalla Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro, la quale avrà facoltà di aggiungere e sostituire uno o due membri di altre correnti sindacali efficienti localmente.

6°) Si dichiara inoltre che tutti i beni immobili e mobili, documenti, fondi delle organizzazioni Sindacali fasciste passano immediatamente a liberazione avvenuta, salvo legittimi diritti di terzi, in proprietà delle organizzazioni sindacali libere. Con ciò la Camera del Lavoro prende sin da questo momento accordi col Comando Provinciale del Corpo della Libertà per l’occupazione e la salvaguardia degli edifici e beni tutt’ora esistenti.

7°) La Commissione esecutiva si propone in accordo con il CLN, l’emanazione per il decreto sul «mal tolto».

8°) È prevista fin d’ora la costituzione di succursali della Camera del Lavoro e sezioni. Il funzionamento delle succursali sarà regolato allo stesso modo della Camera del Lavoro Provinciale dalle quali le succursali saranno controllate e aiutate.

La Commissione Esecutiva Provvisoria si impegna immediatamente in vista della situazione di svolgere la massima attività, e di dare il massimo contributo all’insurrezione nazionale popolare tutt’ora in marcia.