Nato il 6 settembre 1931 a Santa Croce di Carpi in una famiglia di braccianti agricoli. Era l’ultimo di quattro figli dopo le sorelle Raffalina, Enrica e Francesca. Alla morte del padre nel ‘37 la famiglia inizia ad avvertire il peso delle difficoltà economiche.
È testimone attento dell’azione partigiana locale e di alcuni tra i più efferati atti compiuti dai nazifascisti su questo territorio, episodi che lo segnano profondamente ma che saranno anche per lui formativi e determinanti per le sue successive scelte di vita.
A guerra conclusa, all’età di 14 anni inizia a lavorare alla Collettiva dei braccianti di Santa Croce (poi diventata Cooperativa) per poi diventare capo lega della Lega di Santa Croce.
Anche la militanza politica inizia presto: nel ‘48 si iscrive al Fronte della Gioventù (FDG) e al compimento dei diciotto anni alla Federazione Giovanile Comunista (FGCI). Nel 1950 entra nella Segreteria del Partito Comunista della sezione di Santa Croce.
Le persecuzioni del dopoguerra indussero molti ex partigiani comunisti a cercare protezione nei paesi socialisti dell’Europa orientale, soprattutto in Jugoslavia e Cecoslovacchia. Anche la sezione carpigiana dell’ANPI si ritrova di fatto sguarnita, perciò tra il ‘54-’55 ad Agostino Rota, allora ventitreenne, viene chiesto di ricoprire la carica di Segretario. Di grande rilievo in questo periodo l’organizzazione (su iniziativa dell’Amministrazione comunale, allora presieduta dal sindaco Bruno Losi) del Decennale della Resistenza e della chiusura di Auschwitz, manifestazione a cui partecipano rappresentanze dei reduci da tutti i Campi di concentramento d’Europa.
A partire dall’anno successivo, 1956, inizia l’attività sindacale a Carpi nel settore del tessile-abbigliamento, dove collabora alla messa a punto di diverse piattaforme contrattuali e rivendicative, a partire da quella per le lavoranti a domicilio negli anni della impetuosa crescita del settore.
Negli anni Sessanta è Segretario della Camera del lavoro di Carpi, e negli anni Settanta passa al provinciale agli Alimentaristi. In questo periodo si impegna anche in iniziative per la pace e per il disarmo nucleare, attraverso il Progetto Sviluppo. Dagli anni Ottanta si occupa di cooperazione internazionale all’interno della ONG costituita dalla Cgil nazionale per la solidarietà ai sindacati dei paesi in via di sviluppo e dei paesi latino-americani, con cui partecipa a missioni in Vietnam, Senegal, Jugoslavia, Nicaragua.
Nel 1978 passa alla categoria regionale degli Alimentaristi, dove rimarrà fino al ‘96. Il 2 agosto 1980 è testimone dell’attentato stragista alla stazione di Bologna.
Negli anni Novanta entra anche nello Spi regionale e all’Auser, e collabora alla fondazione dell’Università della libera età Natalia Ginzburg.
Nel 2004 fonda a Carpi l’Associazione Africa Libera, che ancora oggi svolge attività di cooperazione internazionale in Ghana e Costa D’Avorio.
A Carpi porta avanti il suo impegno nel volontariato locale fino alla morte, il 3 novembre 2021.
Voci correlate
Collegamenti
FONTI
BIBLIOGRAFIA
Adriana Barbolini (a cura di), Da sempre in cammino. Autobiografia di Agostino Rota, Modena, Spi-Cgil Modena, 2019