Nasce a Soliera in provincia di Modena nel 1931, da una famiglia di umili origini e di idee antifasciste: il padre era bracciante mentre la madre lavorava in casa come sarta. Consegue la licenza elementare e inizia la scuola di avviamento professionale, senza tuttavia riuscire a completarla. A soli 11 anni è infatti costretta a impiegarsi come bracciante per far fronte alle difficili condizioni economiche della famiglia, aggravate dall’assenza del padre fatto prigioniero di guerra.
All’indomani del secondo conflitto mondiale, mentre continua la sua attività di bracciante si avvicina al Partito comunista italiano, iscrivendosi alla Fgci dopo la sua fondazione. Contestualmente, inizia anche la sua militanza sindacale, collaborando all’organizzazione delle lotte bracciantili della seconda metà degli anni Quaranta. Negli anni Cinquanta e Sessanta, la sua attività sindacale si intreccia e si sovrappone a quella politica, nell’associazionismo femminile e come amministratrice.
Nel 1951, a soli vent’anni, diventa funzionaria del Pci e nel 1958 ricopre la carica di Segretaria del partito nel suo comune d’origine, Soliera. Per quasi vent’anni, dal 1953 al 1972, Silvana siede tra le fila del Pci nel Consiglio comunale di Soliera, ricoprendo anche la carica di Assessora all’assistenza, istruzione e cultura.
Nel corso degli anni Cinquanta è inoltre attiva nell’Udi solierese, e responsabile dal 1951 al 1961. In quell’anno è eletta Segretaria generale della Camera del Lavoro di Soliera, la prima donna a ricoprire quel ruolo. Sempre nel 1961 si sposa e nel 1965 ha un figlio.
Mantiene l’incarico di Segretaria per tutti gli anni Sessanta e nel 1966 entra a far parte della Cgil provinciale di Modena. Nei primi anni Settanta è responsabile della Federazione enti locali e sanità della Cgil, occupandosi in particolare di quest’ultimo ambito.
Dal 1981 al 1984 dirige il Centro di addestramento professionale dell’Ecap-Cgil di Modena. Dal 1984 al 1986 è poi responsabile del Sindacato pensionati di Modena. Prima di ritirarsi a vita privata, a metà anni Novanta, ricopre anche l’incarico di presidente del Comitato provinciale Inps.
Si spegne a Soliera nel 2012.