Nel gennaio 1946 la CGIL si trasferisce dalla sede di via Anacarsi Nardi in un palazzo in via San Vincenzo 24, anch’esso già sede dei sindacati fascisti. In questo edificio trovano ospitalità, oltre alle varie federazioni provinciali di categoria, l’ufficio provinciale di collocamento, l’associazione inquilini e la Libera associazione degli artigiani. Al piano terra trova sede anche la Federazione comunista libertaria modenese, che ha alcuni suoi esponenti attivi nella Camera del lavoro, come Aladino Benetti e Vincenzo Chiossi.
I locali di via San Vincenzo sono acquistati con una sottoscrizione popolare nel 1963, ma le difficoltà legate alla sua collocazione in pieno centro storico e alla viabilità convincono la CGIL a ricercare una nuova sede. Nel 1967 la CGIL decide assieme alla Federazione provinciale delle cooperative di costruire un nuovo edificio nella zona della ex Cittadella, vicina alla stazione delle autocorriere.
Viene lanciata una nuova sottoscrizione, che si concluderà nel marzo 1972. Intanto, nel 1970, avviene il trasloco e la vecchia sede è venduta a privati.
Attualmente all’esterno del palazzo di via San Vincenzo è presente una targa commemorativa, volta a ricordare la nascita della CGIL nel dopoguerra, dopo vent’anni di clandestinità dovuti alle persecuzioni fasciste. La targa è stata apposta per volontà dei sindacati provinciali Cgil-Cisl-Uil, trovando grande disponibilità nel proprietario degli spazi a piano terra, che si è fatto carico della sua realizzazione.