Roberta Bursi nasce nel 1947. Dopo aver conseguito il diploma di perito tecnico-industriale, inizia a lavorare come chimica e si iscrive alla Federazione Lavoratori tessili e abbigliamento (Filtea).
Nel 1970, a seguito di un infortunio sul lavoro inizia la collaborazione con la Camera del Lavoro comunale di Sassuolo, della quale dopo poco diviene segretaria. Data la difficoltà di conciliare il nuovo lavoro di sindacalista con la gestione della famiglia, decide di interrompere gli studi universitari.
Nel 1972, passa al Sindacato scuola, divenendone segretaria: è la prima sindacalista con quella responsabilità a non provenire direttamente dalle fila dell’insegnamento. Gli anni Settanta sono fondativi per la categoria. Roberta si impegna per una riorganizzazione e sviluppo del Sindacato scuola sul territorio modenese e la realizzazione dei corsi delle 150 ore in collaborazione con la Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm).
Alla fine degli anni Settanta, dopo la costituzione delle zone sindacali, è eletta segretaria del distretto di Sassuolo, ruolo che mantiene per alcuni anni.
Dopo aver contribuito alla fondazione dell’Intercategoriale donne nel Modenese durante la sua attività al Sindacato scuola, nel 1981 Roberta diventa responsabile del Coordinamento donne della Cgil regionale, incarico che mantiene fino alla fine degli anni Novanta.
Negli anni Ottanta, entra a far parte della Segreteria regionale della Filtea e in seguito della Segreteria della Cgil Emilia-Romagna.
Successivamente, ricopre un incarico di livello europeo, entrando a far parte del Comitato esecutivo della Confederazione europea dei sindacati.
Fa parte della Segreteria dello Spi Emilia-Romagna fino al 2007, e in seguito diviene segretaria di Lega per lo Spi modenese. Muore il 4 settembre 2020.