Nasce a Modena il 1° marzo 1928 in una famiglia di orientamento antifascista. A sedici anni diventa partigiano nella zona di Carpi, inquadrato nella Brigata Aristide. Un cugino, Fermo Ognibene, comandante di una formazione partigiana nel parmense caduto in combattimento nel marzo 1944, è medaglia d’oro al valor militare.
Dal 1948 inizia a ricoprire diversi incarichi nella Confederterra e nella Federmezzadri provinciale. Nel 1957 entra nella segreteria camerale e nel 1960 è eletto segretario generale della Camera confederale del lavoro di Modena.
In tale veste nel 1961 Ognibene propone un ambizioso programma di rinnovamento dell’organizzazione sindacale, con lo sdoppiamento delle leghe rionali degli edili e dei metalmeccanici, l’apertura di uffici sindacali disseminati nei pressi delle fabbriche, la creazione di nuovi sindacati provinciali di settore (calzature, ortofrutta, confezioni in serie, conserve vegetali), l’istituzione di uffici sindacali in diversi quartieri della città, in prossimità delle fabbriche. Una proposta che si colloca a pieno nel dibattito sindacale dell’epoca sulla necessità di rafforzare la contrattazione articolata, potenziare le categorie, ridefinire il ruolo delle Camere del lavoro (già nel 1957 era stato deciso di creare cinque Camere del lavoro rionali per portare l’organizzazione sindacale vicino ai luoghi di lavoro della città).
Nel 1962 lascia la segreteria perché eletto deputato per il Pci nel collegio di Parma (rimarrà deputato fino al 1972). Nel 1967 è eletto segretario generale nazionale della Federmezzadri, carica che ricopre fino al 1971. Negli anni successivi partecipa alla Costituente dell’unità contadina, che porta al superamento della Federmezzadri – ormai ridimensionata per la crisi irreversibile della mezzadria – e alla nascita della Confederazione italiana coltivatori, poi Confederazione italiana agricoltori, della quale diviene vicepresidente.
Dal 1978 al 1986 è consigliere del Comitato economico sociale dell’Unione Europea. Conclusa l’esperienza lavorativa, si impegna nell’ANPI di Modena, assumendo il ruolo di vicepresidente negli anni della presidenza di Omar Bisi. Muore a Modena l’11 luglio 2007.
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DOCUMENTI
FONTI
BIBLIOGRAFIA
Lorenzo Bertucelli et al., Un secolo di sindacato. La Camera del lavoro a Modena nel Novecento, Roma, Ediesse, 2001