Nasce a Carpi nel 1930 da una famiglia di origine mezzadrile e tradizione socialista. Dopo aver conseguito la licenza elementare, frequenta l’avviamento professionale per computisti senza concludere gli studi a causa dello scoppio del secondo conflitto mondiale.
Inizia a lavorare ancora bambina nelle campagne modenesi, esperienza che la spinge prima a interessarsi delle condizioni delle donne mezzadre e, nell’immediato dopoguerra, a dedicarsi a tempo pieno all’attività politico-sindacale. L’esempio delle donne resistenti e in particolare la conoscenza di Aude Pacchioni, la spingono, ancora giovanissima, ad entrare nelle fila della Cgil.
Nel 1947, diventa funzionaria della Confederterra di Modena, passando successivamente alla Federmezzadri provinciale, dove rimase fino al 1952. In quegli anni, si occupa in particolare delle condizioni delle mezzadre e delle mondine.
Dal 1952 al 1956 entra a far parte della Segreteria della Camera del Lavoro di Modena e diventa responsabile della Commissione femminile provinciale. Tra i molti temi su cui si impegna nei primi anni Cinquanta spiccano la legge sulla maternità e la parità salariale. Nel 1954 si sposa, matrimonio dal quale ha tre figli.
Nel 1956, conclude la sua esperienza sindacale per dedicarsi all’attività di partito, divenendo funzionaria del Pci nazionale. Nel 1958, la sua esperienza politico-sindacale termina, plausibilmente per la difficoltà di conciliare la vita politica e la vita familiare.
Rientrata a Modena, nel 1964 entra a far parte dapprima della Commissione femminile della locale Federcoop, passando successivamente alla presidenza dell’Associazione provinciale cooperative di consumo.
Conclude la sua attività lavorativa alla fine degli anni Settanta nell’Alleanza cooperativa modenese. Muore nel 2003.