SPI CGIL

Intervista a: Alfredo Baracchi
Realizzata da: Andrea Pantaleoni
Luogo: Camera del lavoro di Carpi
Data di realizzazione: 27 gennaio 2000

 

 

Partiamo un po’ dalle prime fasi: qual era la sua famiglia d’origine, cioè da dove proveniva, che cosa facevano i suoi genitori?

Io sono nato in campagna, mezzadro, da una famiglia di mezzadri.

Quando è nato?

Nel ’28! Ho i miei anni! Le origini sono queste! Nato mezzadro, quindi la mia famiglia ha collaborato per la lotta di Liberazione. Mio padre socialista, ma più che altro comunista ma allora poi di comunisti se ne parlava poco prima della liberazione. Più che altro allora guardavano l’Unione sovietica, Lenin, Stalin senza poi sapere tutto quello che c’era dietro è chiaro? Quindi io vengo da questa famiglia. Morale: origine un po’ cattolica quelli più vecchi, mio padre no, con la guerra del ’18 si è rotto: anticlericale, antiprete…

La mamma no?

No la mamma invece era di origine di Carpi, tutta cattolica! È rimasta più di tendenza cattolica.

Lei ha preso dal padre o dalla madre?

Io? Io ho preso dal padre! Poi lei non è che si interessava poi tanto! Di origine, era la sua famiglia di tipo cattolico invece io ho seguito mio padre ecco! Anche perché la condizione economica che eravamo mezzadri, poveri, senza soldi, senza scuola cosa volevi scegliere? Tu avevi speranza in un presente, in un futuro di una società diversa, governata a sistema, direi, di sinistra se è vero che la sinistra conteneva tutto quello che conteneva! Quindi la nostra speranza… io la chiamo a livello eravamo analfabeti in materia però le esigenze economiche, l’arretratezza che avevamo ci spingeva ad andare anche verso una società di cui tu avevi fiducia per quello che sentivi e leggevi ma non per quello che potevi pensare che, in pratica era che invece poi non è stato purtroppo! Quindi mi sono addentrato direttamente cioè io ho cominciato a 16 anni a fare politica. Io a 18 anni andavo a fare le riunioni di partito, diciannove anni! …