Nasce a Castelfranco Emilia il 18 giugno 1928. Dopo aver frequentato la scuola di avviamento professionale, inizia presto a lavorare in fabbrica a Bologna. Ritornato a Castelfranco nel 1943 causa i bombardamenti sulla città, entra nel mondo del lavoro come manovale edile. Nell’immediato dopoguerra aderisce al Partito comunista, nei primi anni Cinquanta inizia a collaborare con la Camera del lavoro, seguendo la lega dei terrazzieri di Castelfranco e poi come capo-lega a Piumazzo. Si sposa con Maria Francesca ed hanno due figli, Roberto e Maura.
Dopo alcune esperienze di impegno sindacale tra Castelfranco Emilia e Modena, seguendo alcune categorie, inizia a lavorare alla Federbraccianti, dove svolge quasi tutta la sua carriera sindacale, entrando in segreteria come responsabile della contrattazione. In questo ruolo dimostra grandi capacità contrattuali e una profonda competenza della materia negoziale, mantenendo sempre come riferimento il rapporto con i lavoratori e la condivisione degli obiettivi da raggiungere. Continuerà questa attività fino alla pensione, nel 1985, proseguendo poi per altri due anni come volontario attivista del sindacato pensionati Cgil.
Ha sempre avuto il pallino per la scrittura, nel tenere appunti e resoconti. Questa passione lo porta sin da giovane alla collaborazione con i giornali di fabbrica, la cosiddetta “stampa operaia” degli anni 1950: scrive per il mensile “La Voce dell’azienda agricola” della Bettini di Castelfranco Emilia negli anni 1952 e 1953, scrive per la rivista “Il Riscatto, periodico delle lavoranti a domicilio”, e per la “Voce dei lavoratori” nel 1955 e 1956.
Inizia a raccogliere e a conservare copia di tutti i contratti di lavoro degli operai agricoli, sia quelli provinciali che regionali e nazionali, raccoglie e conserva anche tutti i suoi appunti presi durante le riunioni e le discussioni fatte in sede di contrattazione con le aziende e con le controparti con cui, di volta in volta, si trova al tavolo delle trattative. Raccoglie le tabelle salariali e gli articoli di giornale riguardanti i contratti dei lavoratori agricoli. Appunti, tabelle e articoli vengono tutti ben rilegati creando libri facilmente consultabili.
Libri che ora, dopo la sua morte, avvenuta il 19 giugno 2019, i familiari hanno scelto di mettere a disposizione dell’Archivio Storico della Cgil di Modena, conservato presso l’Istituto storico di Modena, per permettere a chiunque lo voglia, di accedere a dati e notizie di questo passato.
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FONTI
Istituto storico di Modena, Archivio CGIL Modena, Fondo Enea Romagnoli
BIBLIOGRAFIA
Amedeo Osti Guerrazzi, Claudio Silingardi, Storia del sindacato a Modena 1880-1980, Roma, Ediesse, 2002