A partire dai primi grandi scioperi di inizio secolo sono organizzate azioni di solidarietà a favore degli scioperanti e, in alcuni casi, verso i loro figli, che vanno oltre la dimensione locale o territoriale. Accade nel 1907 in occasione dello sciopero agrario di Argenta, nel ferrarese, quando alcune decine di bambini sono ospitati dalla Camera del lavoro di Bologna. Una vicenda analoga coinvolge i figli degli operai siderurgici di Terni, durante la serrata della fabbrica. Altre iniziative di solidarietà sono attuate durante il grande sciopero agrario nel parmense nel 1908: anche in questo caso i figli degli scioperanti sono ospitati in diverse località italiane.
L’episodio più noto nel periodo giolittiano è quello che coinvolge i figli degli scioperanti di Piombino e Portoferraio nel 1911. A poche settimane dall’inizio della guerra italo-turca è attuata un’operazione di accorpamento e riorganizzazione dell’industria mineraria e siderurgica, con la nascita del Consorzio ILVA – composto da sei imprese siderurgiche nazionali – che si prepara a ottenere larghi guadagni grazie alla produzione bellica.
La sospensione dell’indennità per i lavoratori del reparto laminatoi porta i lavoratori di Piombino a entrare in sciopero nel luglio 1911, mentre a Portoferraio è per la riduzione degli addetti alle squadre di colata della ghisa che i lavoratori entrano in agitazione. Alla protesta si uniscono anche i marinai elbani. La risposta del Consorzio è la serrata e licenziamenti, mentre a più riprese la polizia interviene a reprimere gli scioperanti.
In una situazione davvero difficile – lo sciopero durerà 135 giorni, per poi concludersi con una pesante sconfitta per i lavoratori, con oltre mille licenziati e riduzioni di paghe – alcune Camere del lavoro decidono di accogliere i figli degli operai piombinesi e elbani.
Il primo treno con ottanta bambini parte da Piombino il 20 agosto. Altri partiranno nei giorni successivi. I ‘figli dei serrati’ sono ospitati in Lombardi e Emilia-Romagna. Nel modenese i bambini sono accolti a Mirandola, Cavezzo e Modena, per iniziativa delle locali Camere del lavoro.
Voci correlate
Collegamenti
DOCUMENTI
FONTI
BIBLIOGRAFIA
Mirco Carrattieri, Una tradizione di accoglienza, in Accogliere. Una storia di settanta anni fa, 1946-1948, quando gli Emiliani accolsero i bambini napoletani dopo la guerra, numero speciale di ‘Infiniti mondi’, n. 7, novembre/dicembre 2018