Nasce a Modena nel 1925, a poca distanza dalla Crocetta. All’età di nove anni inizia a lavorare per necessità, ma continua a coltivare la sua formazione studiando da autodidatta. Trova impiego dapprima in campagna, poi come garzone da un lattaio, ed in seguito fa lo spazzino e il mondariso. L’ingresso nel mondo del lavoro favorisce la sua maturazione politica che lo porta, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, ad unirsi alle prime formazioni partigiane.
Dopo la guerra inizia il suo lavoro in fonderia, e grazie alla sua esperienza e alle sue capacità nel 1948 entra nella segreteria della Fiom cittadina; in questo ruolo segue la situazione delle Fonderie Valdevit e delle Fonderie Riunite, le due realtà operaie più importanti della provincia.
È testimone diretto dell’eccidio del 9 gennaio 1950. Quella mattina presiede l’assemblea degli operai delle Fonderie Orsi prima dell’inizio della manifestazione. La sua testimonianza rimane ancora oggi una delle più lucide di cui disponiamo. Nel 2005 partecipa e vince il “Premio Liberetà” con il libro “A sangue freddo” che ricostruisce l’episodio in modo esemplare.
Dopo l’eccidio lascia la segreteria cittadina Fiom per riprenderla, come segretario provinciale, dal 1955 al 1973, quando entra in segreteria regionale fino al 1979, per poi passare negli anni ottanta alla guida dello Spi regionale.
Collegamenti
DOCUMENTI
FONTI
“Scomparso il sindacalista Eliseo Ferrari”, Gazzetta di Modena, 19 agosto 2014
BIBLIOGRAFIA
Eliseo Ferrari, A sangue freddo, Roma, Liberetà, 2004