Nato a Villa Santa Caterina (Modena) il 15 marzo 1880, socialista, esponente della Lega cappellai, tra le prime ad aderire alla Camera del lavoro, nel 1902 entra nella Commissione esecutiva dell’organismo camerale.
Attivo anche nella Federazione nazionale, per alcuni anni ricopre l’incarico di grande responsabilità, data la ristrettezza di risorse, di tesoriere della Camera del lavoro. Nel 1912 è tra i promotori del percorso di unificazione che avrebbe dovuto portare alla nascita di un’unica Camera del lavoro in provincia e che, invece, si conclude con la nascita di due organismi, uno a orientamento socialista, l’altro a orientamento anarchico.
Avviato un laboratorio di “rimessa a nuovo di cappelli proletari”, questo diventa luogo di ritrovo dei socialisti modenesi.
Nel 1910 entra in Consiglio comunale nell’amministrazione radical-socialista che governa la città per un biennio. Non si hanno altre informazioni su di lui.
Voci correlate
Collegamenti
DOCUMENTI
FONTI
Ferruccio Teglio, Egidio Levoni, “il domani”, 9 dicembre 1945
BIBLIOGRAFIA
Amedeo Osti Guerrazzi, Lotte rivendicative e tensioni rivoluzionarie (1900-1914), in Lorenzo Bertucelli et al., Un secolo di sindacato. La Camera del lavoro a Modena nel Novecento, Roma, Ediesse, 2001
Stefano Magagnoli, Élites e municipi. Dirigenze, culture politiche e governo della città nell’Emilia del primo ‘900 (Modena, Reggio Emilia e Parma), Roma, Bulzoni editore, 1999