All’inizio del Novecento anche a Rovereto è lanciata l’idea di costruire una Casa del popolo, grazie all’impegno volontario di lavoratori e delle loro leghe sindacali. Lo spazio interno era quasi interamente occupato da una sala con un palco, mentre ai lati dell’entrata erano presenti due piccoli uffici.
Nei primi anni è usata principalmente dal Partito socialista, il quale oltre a organizzare incontri e riunioni promuove serate danzanti, feste ed eventi sportivi, trasformando questo luogo in un punto di riferimento per i lavoratori.
Nel 1910 la proprietà passa dal Partito socialista alle organizzazioni sindacali locali e diventa il perno organizzativo per i conflitti sociali che attraversano il paese, in particolare durante lo sciopero dei mezzadri e boari del 1912. Il 13 novembre 1914 nasce la Società anonima cooperativa ‘Casa del popolo’ per la gestione di questo spazio, in un contesto che vede il consolidamento di leghe a indirizzo sindacalista rivoluzionario e anarchico. La sede non subisce danni durante il periodo dello squadrismo e del regime fascista, continuando a essere usata dai sindacati fascisti.
Nel dopoguerra questi spazi cominciano a risultare troppo limitati per le attività delle nuove organizzazioni politiche e sindacali. Inoltre, il Partito comunista intende avere una propria Casa del popolo, che viene realizzata sempre grazie al lavoro volontario nel 1948. In questo nuovo edificio trova sede anche la Camera del lavoro, che con il passare degli anni ne diventa il soggetto prevalente e poi unico.
Dopo il terremoto del 2012 la sede sindacale risulta inagibile, per cui si rende necessaria la ricerca di un nuovo spazio, che viene trovato in via Giovanni XXIII, 10/A, in pieno centro storico. L’inaugurazione ufficiale è l’11 gennaio 2014. Successivamente, la Camera del lavoro torna nei precedenti locali di via Chiesa sud 94, dove si trova tuttora.
Collegamenti
DOCUMENTI
FONTI
Statuto della società anonima cooperativa “Casa del popolo” in Rovereto, Archivio Istituto storico di Modena, Fondo Ennio Resca, b. 133
BIBLIOGRAFIA
Fondazione Modena 2007, Le Case del popolo della provincia di Modena, testi di Lorenzo Bertucelli e Chiara Lusuardi, Carpi, Edizioni APM, 2012
Davide Ferretti, Idilio Santini, Novi e il suo territorio. Economia, società e politica dall’Unità all’avvento del fascismo, Comune di Novi di Modena, 1995