Cento anni di lavoro. Immagini per la storia del movimento operaio 1860-1960
In occasione del Novantesimo della fondazione della Camera del lavoro di Modena tra le varie iniziative promosse la più rilevante, anche come partecipazione di pubblico, è stata sicuramente la mostra fotografica allestita al piano terra del Palazzo comunale di Modena, dal 27 aprile al 23 giugno 1991, dal titolo ‘Cento anni di lavoro. Immagini per la storia del movimento operaio 1860-1960’.
Frutto di una ricerca ad ampio raggio sulle fonti fotografiche e iconografiche presenti nel territorio modenese, a partire ovviamente da quanto conservato dal sindacato, mai realizzata prima di quel momento, la mostra è riuscita a rappresentare nella sua complessità la storia delle lotte e delle organizzazioni dei lavoratori.
La ricerca storica è stata curata da Claudio Silingardi, quella iconografica da Angela Remaggi, l’allestimento è stato curato dalla cooperativa Multiversum e sia la mostra sia il catalogo sono stati sostenuti dalla Lega delle cooperative di Modena.
Collegamenti
Note e appunti su cento anni di lotte per il lavoro e la libertà a Novi e Rovereto

Cgil Carpi-Novi
Note e appunti su cento anni di lotte per il lavoro e la libertà di Novi e Rovereto
Novi, Cgil, 1983
Il lavoro di preparazione del volume “Da sfruttati a protagonisti” (1981) ha permesso di recuperare una mole di materiali che, opportunamente ordinati, potrebbero contribuire ad una migliore conoscenza della nostra storia più recente.
In occasione di quella pubblicazione nacque la volontà di allargare la ricerca alle vicende dei lavoratori novesi.
Questo volume, attraverso un’ampia ricerca bibliografica e documentaria, richiama i fatti salienti della storia dei lavoratori di Novi e Rovereto, e racconta i processi che nel corso dei decenni hanno portato alla maturazione sociale avuta nel novecento.
All’interno troviamo brevi cenni ad alcune tra le più difficili lotte combattute in questo territorio. Di molte altre non si parla, ma si auspica che questo lavoro porti a contributi successivi e all’impegno di farli conoscere alle nuove generazioni.
Indice
I Prefazione
III Presentazione
V Introduzione
1 1880-1889
3 1890-1905
8 1906-1920
13 1920-1927
19 1927-1943
23 1943-1948
33 1950-1980
Diversamente CGIL

Roberta Lorenzoni
Diversamente CGIL
Modena, Spi-Cgil Modena, 2022
Promossa dal sindacato pensionati Spi Cgil di Modena, “Diversamente CGIL” è l’autobiografia di Roberta Lorenzoni, figura storica e punto di riferimento della Cdl provinciale.
La sua carriera, diversa dai tradizionali ruoli politici dei dirigenti sindacali, segue un percorso tutto interno al patronato Inca Cgil Modena e al Dipartimento nazionale Politiche Sociali.
Indice
7 Capitolo uno: La mia infanzia
14 Capitolo due: Entro nel mondo del lavoro
21 Capitolo tre: La “mia” scelta della CGIL nei burrascosi anni sessanta
26 Capitolo quattro: Il matrimonio e il mio impegno anche politico
30 Capitolo cinque: I terribili anni settanta
49 Capitolo sei: Gli anni ottanta e la crisi dei valori nella società
77 Capitolo sette: Anni novanta, tra Bologna, Roma e…la pensione
104 Capitolo otto: Vita da pensionata
129 Capitolo nove: La grande gioia…ed i grandi dolori…
162 Capitolo dieci: La vita continua…
172 Considerazioni finali
174 Dedice e ringraziamenti
175 Biografia
Lottare per mestiere. Videoracconto sulle lotte del lavoro nella zona di Vignola
“Lottare per mestiere” è un videoracconto proposto da Allacciati le storie, realizzato per conto della Cgil distretto di Vignola per far conoscere le lotte sul lavoro nel distretto di Vignola tra il Secondo dopoguerra e l’approvazione dello Statuto dei Lavoratori.
La narrazione storica ricostruisce con le tecniche della Public History il ruolo delle donne e degli uomini che lottarono per conquistare maggiori diritti e migliori condizioni di lavoro.
Il videoracconto approfondisce in 4 episodi alcune delle difficoltà affrontate allo stabilimento della SIPE di Spilamberto nel dopoguerra e negli anni Cinquanta, tra riconversione produttiva, lotte sindacali e licenziamenti politici; ci accompagna nelle campagne del vignolese attraverso le lotte dei mezzadri; racconta le condizioni di lavoro delle cernitrici, tra diritti negati e mobilitazioni sindacali; ripercorre le principali attività dei sindacati locali e le lotte dei lavoratori tra l’”Autunno caldo” e il 1970.
Gli interventi degli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti, che hanno ricostruito le vicende raccontate anche attraverso ricerche svolte personalmente tra l’Archivio storico comunale di Vignola e archivi modenesi, si alternano a letture attoriali di testimonianze e altre “voci” dell’epoca interpretate da Cristina Ravazzini.
Non mancano immagini e musiche storiche. Le fotografie sono di Giuseppe Simonini.
09/01/50 Fonderie Riunite di Modena. Il racconto dell'eccidio
Il documentario, promosso dalla Legacoop unitamente al fondo mutualistico Coopfond, Cgil e Istituto Storico, Anpi e Amici delle Fonderie, con il patrocinio del Comune di Modena, è stato realizzato da Carlo Albè, affiancato dal regista Samuele Mosna e dai Modena City Ramblers per la parte musicale.
Si tratta di un documentario che fonde insieme racconto, teatro, musica e immagini per mettere a confronto l’epoca attuale e quella di settant’anni fa, quando la mancanza di diritti sul lavoro e di giustizia sociale produceva situazioni drammatiche, come quello dell’eccidio di sei operai davanti alle Fonderie riunite di Modena durante una manifestazione sindacale.
Come ha affermato il presidente di Legacoop Andrea Benini, “questo progetto mette insieme memoria storica e attualità: sono passati oltre 70 anni ma il ricordo di quella tragedia deve rimanere vivo ed essere tramandato alle nuove generazioni perché il diritto al lavoro, e a un lavoro dignitoso, è un diritto che va salvaguardato ogni giorno, oggi come allora”.
COLLEGAMENTI
Una storia da vedere. I manifesti storici dell'archivio CGIL Modena
In occasione del suo XIX° Congresso provinciale la CGIL Modena realizza una mostra di manifesti storici, piccola porzione del fondo archivistico ad oggi conservato presso l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia. La selezione comprende 31 riproduzioni: si tratta di una tipologia di fonte documentaria che svolge la funzione necessaria di mezzo di informazione, ed insieme è strumento di lotta politica e sindacale.
Esposti si trovano alcuni tra i manifesti inerenti i congressi, ordinari e straordinari, perlopiù locali della CGIL e delle Cdl territoriali, in un arco temporale che parte dal secondo dopoguerra per arrivare fino alla fine del secolo scorso. In questi documenti troviamo le date, i luoghi, i nomi dei relatori e i temi degli appuntamenti evocati. Sono materiali di estremo interesse che ci forniscono informazioni preziose sulle lotte operaie e sindacali che hanno tratteggiato la storia del Novecento, sulla struttura organizzativa – territoriale e non – della CGIL e sulle personalità che la hanno animata.
A completare la mostra, una successione di manifesti che parlano di alcuni degli eposodi che più hanno segnato il territorio modenese e l’intero corso del movimento operaio e sindacale, come l’importante documentazione riguardante l’eccidio delle Fonderie Riunite o l’uccisione del sindacalista Ernesto Cattani, nel 1971. Infine, alcuni manifesti che rappresentano l’attenzione alle relazioni internazionali e danno conto di alcune vertenze collettive di grande impatto nel territorio.
Mostra a cura di: Camera del Lavoro di Modena, Istituto Storico di Modena
Progetto espositivo: Fausto Ferri
Grafica: Studio Tape
Elaborazione e Stampe: Ada srl
Contributi di: Daniele Dieci, Aurora Ferrari, Fausto Ferri, Claudia Pantaleoni
Fonti: Archivio Storico CGIL Modena presso Istituto Storico di Modena
Le mie radici nella terra e nel sindacato

Adriana Barbolini, Luisa Zuffi (a cura di)
Le mie radici nella terra e nel sindacato
Modena, Cgil Modena, 2016
Con la storia della vita di Adelmo Bastoni prosegue il percorso delineato nel Progetto Memoria di non lasciare cadere nell’oblio storie di donne e uomini che con la loro vita hanno dato un contributo significativo alla collettività.
La vita che Adelmo Bastoni racconta in questo libro ha percorso per gran parte la storia di quello che lo storico inglese Eric Hobsbawm ha definito Il Secolo Breve. Nella narrazione, gli eventi di cui è stato partecipe e spesso interprete diventano i protagonisti, sono il centro delle azioni e il motore storico di tanti cambiamenti economici e sociali di cui egli ci dà conto.
I suoi principali punti di riferimento vanno individuati nelle Camere del Lavoro, nel nostro sindacato pensionati, nella Cgil, mentre le sue azioni politiche hanno avuto inizio nel luogo natale, Castelfranco Emilia, e si sono poi espanse in ambito provinciale.
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All'alba della Repubblica

Lorenzo Bertucelli
All'alba della Repubblica. Modena, 9 gennaio 1950. L'eccidio delle Fonderie Riunite
Milano, Unicopli, 2012
Una vertenza sindacale. Come tante nel secondo dopoguerra italiano. In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d’arma da fuoco esplosi dalle forze dell’ordine. È un dramma anche per quegli anni difficili. Un eccidio davanti ad una fabbrica, nel cuore della modernità industriale, al centro della regione rossa per eccellenza. Un evento che segna la storia d’Italia di quegli anni, eppure poco indagato dalla storiografia.
Il volume ricostruisce quel conflitto di lavoro, ne indaga le conseguenze politiche e giudiziarie, il processo penale a carico del lavoratori e la causa civile contro lo Stato. Avviene a Modena, ma non è una storia di periferia. L’Emilia è al centro dell’attenzione dei governi della prima legislatura perché ritenuta il nucleo di una possibile sovversione. I comunisti emiliani sono forti e poco disponibili alla mediazione, convinti della loro autosufficienza: il «partito nuovo» di Togliatti qui non si è ancora affermato. È una storia che si muove tra Modena e Roma, in andata e ritorno, che contribuisce a delineare le culture politiche e sociali che si confrontano negli anni del dopoguerra, che permette di analizzare le culture dei ceti economici e dell’apparato dello Stato di fronte al protagonismo del mondo del lavoro. Di descrivere le politiche del Partito comunista dalla prospettiva di una federazione provinciale, indicata dal vertici romani – con le altre della regione – come modello politico alternativo a quello nazionale, ma in realtà ancora attratta dal mito rivoluzionario.
Al centro resta un nodo irrisolto ereditato dal passato, ma ora, dopo la Costituzione, urgente. A Modena come a Roma. La definizione del lavoro come diritto di cittadinanza, il riconoscimento e la legittimazione del lavoro organizzato nella nuova Repubblica.
Indice
7 Introduzione
25 1 – MODENA-ITALIA, 1947
25 1. Scelba ministro
34 2. Contadini, operai e comunisti
41 3. Protagonisti
50 4. Arrivano le elezioni
59 2 – DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE
59 1. Tensioni internazionali e spazi interni
70 2. Culture di governo e conflitto sociale
87 3. Gli apparati dello Stato
103 3 – “TONIFICARE L’AMBIENTE”
103 1. La società locale
116 2. Le istituzioni periferiche dello Stato: l’estate del 1948…
134 3. …e il “lungo” 1949
152 4. Il “sol dell’avvenire” in pianura padana
169 4 – “…I VOSTRI MORTI.” La tragedia del 9 gennaio 1950
169 1. La vertenza delle Fonderie Riunite
185 2. L’eccidio
204 3. La macchina dello Stato: Roma-Modena andata e ritorno
217 4. Verità ufficiali e timori reali: un passo indietro
237 5 – IL PROCESSO E LA CONCLUSIONE GIUDIZIARIA
237 1. Lavoratori sul banco degli imputati
262 2. Il processo del 1952
292 3. La resa del conti nel PCI
307 4. La sentenza di appello e l’accordo tra le parti del 1964
319 Indice dei nomi
Da sfruttati a protagonisti

Camera del lavoro di Carpi
Da sfruttati a protagonisti. Un contributo di note, documenti e immagini per la storia del sindacato e delle lotte del movimento operaio a Carpi
Carpi, Cgil Carpi, 1981
La Camera del lavoro di Carpi celebra il 75° della sua fondazione offrendo ai lavoratori e ai cittadini una corposa rassegna di documenti, molti dei quali sono inediti o addirittura ignoti fino ad oggi.
Questo libro rappresenta per noi un primo contributo per l’avvio di una ricerca critica ed organica della storia del sindacato e del movimento operaio e contadino a Carpi.
Nel nostro intendimento, vuole essere un utile strumento per offrire ai lettori le coordinate, i riferimenti per approfondire criticamente la realtà del sindacato e del movimento dei lavoratori in un arco di tempo che va dal 1860 ai giorni nostri.
La pubblicazione del libro è stata possibile solo grazie all’impegno appassionato, al lavoro volontario dei compagni della Camera del lavoro e di diversi militanti che hanno dedicato centinaia di ore del loro tempo libero alla sua realizzazione; importante è stato anche l’aiuto che ci è stato fornito dall’Amministrazione comunale.
Il lavoro raccontato

Anna Maria Pedretti (a cura di)
Il lavoro raccontato. Acciaierie e Maserati: due fabbriche modenesi dal dopoguerra ad oggi
Bologna, Editrice Socialmente, 2013
Questo libro, frutto dell’impegno collettivo di tanti soggetti che a vario titolo hanno investito le loro migliori risorse, è costituito in larga misura dalle narrazioni delle memorie dei lavoratori di due fabbriche modenesi, una dismessa e l’altra ancora attiva, molto significative per la vita della città e il suo sviluppo dal dopoguerra ad oggi.
Attraverso le voci dei testimoni e il ricordo dei tanti che hanno perduto la vita sul lavoro, si ricostruisce il tessuto sociale, economico, politico e sindacale in un periodo storico in cui il sentimento predominante era quello legato al valore e al significato del lavoro, unito alla necessità di organizzarsi per lottare per i diritti e ottenere migliori condizioni di vita.
La ricerca è stata promossa unitariamente dai sindacati confederali dei pensionati e dei metalmeccanici di Modena e sostenuta dalla fondazione Argentina Bonetti Altobelli di Bologna, dallo Spi-Cgil lega Crocetta e dalla circoscrizione 2 di Modena, uniti dalla consapevolezza che la volontà di intenti nella costruzione di un progetto comune permette di trovare quegli elementi che uniscono anziché quelli che dividono.
È dedicata ai giovani di oggi perché possano assaporare il clima e il terreno di coltura in cui affondano le loro radici e a tutti coloro che, provenendo da altri territori, vogliono conoscere un po’ più da vicino la realtà modenese e il suo genius loci, determinato dalle capacità ideative e costruttive.
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Il lavoro di Carpi

Metella Montanari, Claudio Silingardi
Il lavoro di Carpi. Uomini, sindacato e imprese nel Novecento: [catalogo realizzato in occasione della mostra fotografica tenuta a Carpi dal 1 al 22 ottobre 2006]
Modena, Quid, 2006
Nel corso del Novecento il territorio di Carpi ha espresso, all’interno di percorsi e tendenze economiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato la realtà emiliana, alcuni tratti caratteristici specifici e propri, che ne hanno fatto un caso di rilievo in ambito regionale e nazionale. Tra questi, la forte attitudine al lavoro, all’associarsi e a fare impresa emergono come alcuni degli aspetti fondamentali dell’identità locale, accanto ad una solida tradizione di impegno politico, di attenzione ai diritti sociali, di protagonismo delle donne.
Questa mostra, realizzata tra l’altro nell’anno in cui ricorre il centenario della fondazione della Camera del lavoro di Carpi, intende offrire – grazie ad una selezione di immagini fotografiche e ad alcuni sintetici testi storici di contestualizzazione – un possibile percorso di lettura della storia sociale del lavoro a Carpi nel corso del Novecento. Un percorso sicuramente sommario, sintetico, ma crediamo sufficiente per comprendere l’importanza che il lavoro ha avuto per questo territorio sia nello sviluppo economico e sociale, sia nell’affermazione dei diritti dei lavoratori e nella formazione dell’identità locale.
I percorsi che offriamo sono due. Il primo è centrato sull’evoluzione economica del territorio, a partire dalla forte presenza del lavoro agricolo – in particolare mezzadrile – per passare poi alle trasformazioni introdotte nella produzione secolare del truciolo per farne un settore economico moderno, alla nascita della cooperazione di produzione e lavoro e poi di consumo, all’affermazione di altri settori produttivi (in particolare meccanica) fino ad arrivare alla nascita del distretto del tessile abbigliamento, alla sua crisi e modificazione negli ultimi decenni del secolo scorso.
Il secondo, invece, cerca di focalizzare i momenti fondamentali della storia dell’associazionismo sindacale e sociale, dalle origini del mutuo soccorso, dalla cooperazione e dalla resistenza, fino alla nascita della Camera del lavoro e delle organizzazioni degli agrari e degli imprenditori del truciolo. Passa poi ai cambiamenti introdotti dal regime fascista, alla nuova realtà organizzativa e di forte conflitto sociale del dopoguerra, ai processi di trasformazioni indotti dal boom economico, ai conflitti di lavoro legati al problema delle lavoranti a domicilio, del decentramento produttivo, delle crisi di aziende importanti del distretto del tessile-abbigliamento.
L’insieme dei due percorsi speriamo riesca a rendere conto della notevole complessità ma anche dell’estrema ricchezza della storia del lavoro nel carpigiano.
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Un secolo di sindacato

Lorenzo Bertucelli, Claudia Finetti, Marco Minardi, Amedeo Osti Guerrazzi
Un secolo di sindacato. La Camera del lavoro a Modena nel Novecento
Roma, Ediesse, 2001
La vicenda ormai più che secolare delle Camere del lavoro si muove tra due poli di riferimento costanti: la difesa delle condizioni economiche e normative dei lavoratori e la tensione politica verso un rinnovamento radicale del mondo del lavoro e della società.
Il rapporto che lega le due componenti costituisce probabilmente il motivo più profondo per cui si radica e sopravvive con tanta vitalità nella società italiana l’istituzione camerale, della quale neppure l’esperienza totalitaria del fascismo riuscì a cancellare l’impronta e il ricordo di massa.
Sul territorio modenese la presenza della Camera del lavoro ha accompagnato, con la sua capacità di guidare il conflitto e di promuovere la mediazione, una vicenda complessa ed esemplare: dal mondo rurale della fine dell’Ottocento all’odierna realtà, che vede sulla scena un sistema industriale considerato per molti aspetti un modello originale e vitale.
Trasformazioni graduali e rotture traumatiche hanno sollecitato i sindacati, i loro iscritti e i quadri dirigenti ad elaborare interpretazioni e strategie politiche variate e complesse, su cui è necessario riflettere per comprendere una componente essenziale del mondo contemporaneo.
Il volume è stato promosso dalla Cgil di Modena in collaborazione con l’Istituto storico di Modena, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della fondazione della Camera del lavoro di Modena.
Indice
11 Presentazione, di Morena Piccinini
Introduzione
La storia di una Camera del lavoro, di Luigi Ganapini
17 Un soggetto storico
18 Alcuni temi storiografici
22 Due temi di lungo periodo: la mediazione e il conflitto
24 In una provincia dell’Italia liberale
26 Il sindacalismo rivoluzionario: continuità e rotture
28 Nella guerra
29 Sindacalismo, corporativismo, fascismo: le continuità
35 Verso un mondo nuovo?
38 Uno sviluppo peculiare e le sue contraddizioni
Capitolo primo
Lotte rivendicative e tensioni rivoluzionarie nell’età liberale (1900-1924), di Amedeo Osti Guerrazzi
45 Funzioni e autorappresentazioni della Camera del lavoro
51 “Nella decorsa settimana si è nuovamente manifestata un po’ di agitazione fra questi operai disoccupati”
59 “Il germe dal quale svilupperà il nostro avvenire”
72 Camera del lavoro e federazione delle leghe
85 Consolidamento senza unità: la segreteria di Bindo Pagliani
108 Propaganda massimalista e prassi riformista: Nicola Bombacci
123 Salvare l’Italia “dalla follia guerresca”
132 “Il mondo alla rovescia”. Nascita e distruzione di un contromondo
Capitolo secondo
Sindacato fascista e mondo del lavoro a Modena (1923-1945), di Marco Minardi
149 Sindacati nazionali, sindacati fascisti
155 L’inchiesta della Prefettura sui sindacati fascisti
160 Il riconoscimento giuridico del sindacato fascista
165 La disoccupazione
169 Le politiche salariali
173 Lo stralcio
176 La gestione del collocamento
182 Lo ‘sbloccamento’ e la crisi delle organizzazioni sindacali
193 Agitazioni e scioperi negli anni Trenta
198 Un nuovo sindacato
200 Contadini e braccianti
205 Emigrazione
209 Guerra e Repubblica sociale
Capitolo terzo
“Costruire la democrazia”. La Camera del lavoro di Modena (1945-1962), di Lorenzo Bertucelli
219 1. “Una società fondata sul lavoro”
219 Un nuovo soggetto sulla scena
232 La vertenza mezzadrile e i braccianti
241 Il protagonismo delle Commissioni interne
244 La centralizzazione sindacale
249 Antagonismo e produttivismo
252 2. Gli anni dello scontro
252 La fine della CGIL unitaria
259 Il radicamento della CGIL e le trasformazioni socio-economiche
268 La politica sindacale: organizzazione e Piano del lavoro
273 La politica sindacale: l’agricoltura
280 La politica sindacale: l’industria
287 I morti del 9 gennaio 1950
295 3. La grande trasformazione
295 Il momento più difficile
304 Cambia il paesaggio
312 Il rapporto con la politica
319 La ripresa sindacale
Capitolo quarto
Il sindacato nello sviluppo del ‘modello emiliano’ (1963-1978), di Claudia Finetti
329 Elementi della cultura del sindacato
337 Produttivismo e consumi
344 Monopoli e piccole imprese
351 La contrattazione autonoma
360 Cultura del lavoro e imprenditorialità: continuità o frattura
366 La Camera confederale del lavoro come soggetto politico: ruolo pubblico e organizzazione
375 Soggettività e politiche sociali: le donne nella CGIL
382 Il problema della salute tra riforme e controllo operaio
389 Il conflitto sociale
397 Il caso Maserati: contrattazione e politiche industriali
Indice dei nomi